DIAFRAMMA IL MUSCOLO DELLA RESPIRAZIONE ED ALTRE RIFLESSIONI
Purtroppo molte persone, se non la maggior parte, respirano in modo non corretto.
Tendono a respirare con il collo, le spalle e con la parte superiore del torace, facendo sì che la parte alta della gabbia toracica si espanda mentre i muscoli addominali si contraggono.
Questa abitudine malsana viene chiamata “respirazione paradossa“ poichè l’addome subisce una contrazione anziché una espansione.
Tale condizione mantiene il diaframma in uno stato di spasmo cronico impedendone la discesa durante l’inspirazione.
I problemi conseguenti ad una cattiva respirazione sono innumerevoli.
In primis è agevole rilevare come la “respirazione paradossa” provochi una importante diminuzioni della lordosi cervicale, arrivando in alcuni casi ad annullarla o addirittura ad invertirla, provocando una diminuzione della mobilità delle articolazioni tra le vertebre cervicali.
Tale condizione si manifesterà con dolore,sofferenza infiammatoria cronica ed una precoce evoluzione artrosica di tutto il rachide e soprattutto del tratto cervicale.
Di contro una corretta respirazione oltre a prevenire gli stati di sofferenza sopra richiamati assicura una buona circolazione sanguigna, deputata al trasporto di ossigeno a tutte le cellule del nostro organismo.
Il flusso della linfa, cioè delle cellule bianche che proteggono l’organismo dagli assalti patogeni, provvede all’espulsione delle scorie che devono essere rimosse dal nostro organismo.
Chi ha una circolazione sanguigna sana, ha certamente una maggiore probabilità di condurre una vita lunga, sana, vitale carica di sana energia.
Le asserzioni richiamate vengono avvalorate da numerosi ricercatori i cui studi sono giunti alla conclusione che la mancanza di ossigeno contribuisce notevolmente nella trasformazione delle cellule da sane in cancerose.
La respirazione corretta è, quindi, la leva che controlla tale sistema fornendo all’organismo ciò di cui ha maggiormente bisogno.
L’altra essenziale componente di una sana respirazione è il quotidiano esercizio aerobico ovvero “esercizio con aria”.
Esercizio fisico inteso come movimento corporeo che vada ad attivare i muscoli in maniera coordinata; più una persona è tesa, più il muscolo è contratto, meno le articolazioni sono mobili, più il movimento è ostacolato, meno giovamento trarremo dall’esercizio.
La costrizione, l’attrito, l’intrappolamento, l’ischemia e l’eccessiva rigidità, associati alla disfunzione ed al dolore, sia che si tratti di un organo, di un muscolo, di un fluido o di un impulso elettrochimico, rappresentano fattori patologici che interferiscono con il flusso ed il movimento.
Il jogging, ad esempio, è in larga parte una sana abitudine, ma un tantino stressante soprattutto per i legamenti le articolazioni.
Eccellente è il nuoto, tra le varie attività aerobiche, in quanto in contesto acquatico viene meno la forza peso che viene equilibrata dalla spinta del fluido.
Con tale affermazione intendo divulgare l’idea che salute ed equilibrio si possono ottenere aumentando la flessibilità e non la forza oppure la semplice ipertrofia visibile dal solo aumento della massa muscolare del corpo, con buona pace dei seguaci di determinate attività sportive.
( essere belli non significa essere sani, ma se siamo sani saremo sicuramente belli ).
Se dalle indicazioni del sottoscritto nei vari trattamenti, se da quest’altra relazione, non ricavaste altro che la convinzione di quanto sia importante respirare a fondo e bene, aumentereste in maniera notevole il vostro livello di salute ,e del resto è questo il motivo per cui sistemi come lo yoga prestano tanta attenzione al modo di respirare.
Nulla è altrettanto efficace ai fini della depurazione dell’organismo.
Basta un po’ di buon senso per rendersi conto che tra tutti gli elementi necessari per la conservazione di una buona salute, l’ossigeno è quello che ha maggior rilievo.
La qualità della nostra vita dipende dalla qualità della vita delle nostre cellule, iniziare con la valutazione della respirazione dell’assistito, trovo che sia indispensabile e prioritario per una migliore efficacia della terapia, ma soprattutto per cercare di migliorare la qualità della vita del mio assistito.
In sintesi per ottenere una buona respirazione occorre inalare l’aria con il naso ( gonfiando la pancia ), trattenerla per circa 6 secondi ( apnea, per evitare di andare in iperventilazione e provocare giramenti di testa ) ed espirare completamente con la bocca.
Un terapista, un medico, un operatore del benessere in generale, è giusto che prenda visione di un quadro globale dell’assistito, una visione secondo cui un disturbo fisico rappresenta una disfunzione interna del suo organismo, partendo dai piedi fino alla testa, ecco da dove nasce l’esigenza di creare questa relazione con il diaframma.
Andrew Taylor Still, fondatore dell'osteopatia a proposito del diaframma affermava: < Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte,imparate a conoscermi e siete sereni >.
Quindi iniziamo ad avere una respirazione corretta, ciò costituirà un buon punto di partenza per essere pieni di vita e felici.
Non so voi come la pensiate, ma non è certo un cattivo carburante che voglio che faccia girare il mio motore.
Cordialmente
Carlo Totaro Fila